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244. ADB #wineclub – Una cantina alla volta … – … Banfi – Montalcino (SI). Piace di più il “Brunello di Montalcino Docg 2015, Castello Banfi”.

L’ADB #wineclub organizza periodicamente delle degustazioni vinicole alla “cieca”, vale a dire i degustatori non sono informati dei vini che assaggiano.

Oltre alle consuete e conosciute degustazioni, si effettuano anche delle degustazioni mono aziendali, cioè si assaggiano i vini di una sola azienda.

I degustatori, naturalmente a parte l’organizzatore, non sono al corrente dell’azienda che è presa “sotto esame”. A loro viene chiesto di valutare il vino (secondo la scheda abituale), di fare una breve descrizione, di citare un piatto che meglio vi si abbina, di stimare un prezzo, l’annata, la gradazione, il vitigno principale (o il nome del vino) e la regione (o il paese straniero) di provenienza della cantina.

Anche per queste degustazioni, ci teniamo a precisare, che lo scopo principale è soprattutto didattico.

L’azienda che è stata presa in esame è: Banfi – Montalcino (SI).

I campioni sono stati acquistati in “rete”.

I vini sono passati in degustazione, alla cieca, sotto l’esame attento di 13 degustatori: Buonora Diodato, Daniele Raffaele, Daniele Roberto, Grippo Francesco, Mendana Ivan, Munzillo Simone, Napoleone Franco, Napolitano Manuela, Napolitano Valentina, Novi Annamonica, Paolantonio Marco, Pinto Fabio, Sangiovanni Donato.

Per l’ordine di degustazione si è tenuto conto della scaletta abituale: prima i bianchi poi i rosati e i rossi, dai più giovani a quelli più invecchiati, dai più leggeri a quelli più alcolici.

I campioni degustati il 3 movembre 2020, nella sala del ristorante “OASI” di Capaccio Paestum, hanno dato i seguenti risultati espressi in centesimi, scaturiti dalla media dei voti di tutti i degustatori, escludendo il punteggio più alto e quello più basso. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.

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1° – Brunello di Montalcino 2015 Docg Castello Banfi, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 14,5%. Da uve: Sangiovese 100%. Prezzo indicativo in enoteca € 41,00. Punteggio 87/100.

La descrizione di uno dei degustatori: rosso rubino carico. Al naso frutti rossi maturi. Al gusto è equilibrato, dove la morbidezza e la freschezza non evadono. Fine armonico (NOVI).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Agnello alla scottadito (dr1), Fiorentina (pf), Broccoli e salsiccia (na).

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2° – Aska 2017, Bolgheri Rosso Doc, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 14%. Da uve: Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Prezzo indicativo in enoteca € 17,00. Punteggio 85,81/100.

La descrizione di uno dei degustatori: colore rosso rubino, poco limpido, intenso all’olfatto e persistente. Al palato è semplice, poco intenso ma persistente sul finale. Sapori particolari di legno. Delicato (NAPOLITANO V.).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Cannelloni al forno (ms), Filetto di manzo ai porcini (dr1), Soffritto di maiale con patate (nf).

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3° – Chianti Classico 2016 Docg Riserva, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 13,5%. Da uve: Sangiovese 80%, Cabernet Sauvignon 10%, Canaiolo 10%. Prezzo indicativo in enoteca € 16,00. Punteggio 85,72/100.

La descrizione di uno dei degustatori: rosso rubino. Fruttato con sentori di sottobosco al naso. Asciutto e piacevolmente tannico al palato (SANGIOVANNI).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Pappardelle ai porcini con caciobufala (dr1), Polenta con salsiccia (nf), Tartufo di manzo al tartufo nero (dr2).

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– La Pettegola 2019, Vermentino Toscana Igt, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 13%. Prezzo indicativo in enoteca € 12,00. Punteggio 84,09/100.

La descrizione di uno dei degustatori: giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso è fruttato e floreale. Al gusto è minerale, sapido e piacevole. Ottimo come aperitivo (DANIELE R. 2).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Pane tostato, olio e sale (ms), Spaghetti di Gragnano alle vongole (mi), Salmone alla brace (na).

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5° – Fonte alla Selva 2017, Chianti Classico Docg, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 13,5%. Da uve: Sangiovese e altri vitigni tradizionali del Chianti. Prezzo indicativo in enoteca € 16,00. Punteggio 83,81/100.

La descrizione di uno dei degustatori: rosso rubino carico. Sentori di ribes, mirtilli e leggera vaniglia. Piacevole al gusto con una buona morbidezza tannica (NAPOLEONE).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Candele spezzate alla genovese (dr1), Fusilli al ragù di cinghiale (nf), Polpette al sugo cilentano (nm).

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6° (ex aequo) Collepino 2018, Toscana Igt, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 13%. Da uve: Merlot e Sangiovese. Prezzo indicativo in enoteca € 7,50. Punteggio 81,27/100.

La descrizione di uno dei degustatori: rosso purpureo con sfumature cerasuolo. Al naso è abbastanza complesso, fruttato con sentori speziati. In bocca è abbastanza corposo, abbastanza persistente, speziato con finale lungo (MENDANA).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Pasta al forno (nm), Tagliatelle ai funghi chiodini (pf), Parmigiana di melanzane (dr1).

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6° (ex aequo) – Col di Sasso 2018, Toscana Igt, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 13%. Da uve: Sangiovese e Cabernet Sauvignon. Prezzo indicativo in enoteca € 7,50. Punteggio 81,27/100.

La descrizione di uno dei degustatori: rosso rubino, limpido e consistente. Ampio con dominate speziata. Caldo, abbastanza morbido con finale fruttato (MUNZILLO).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Rigatoni alla genovese (na), Tagliatelle alla bolognese (pf), Steak tartare (mi).

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8° – Chianti 2018 Docg Superiore, Banfi, Montalcino (SI). Gradazione 13%. Da uve: Sangiovese e altri vitigni tradizionali del Chianti. Prezzo indicativo in enoteca € 10,00. Punteggio 79,45/100.

La descrizione di uno dei degustatori: rosso rubino, limpido. Al naso è fruttato e fragrante con leggeri sentori speziati. Gusto morbido, caldo e di buona sapidità. Buona la persistenza gustativa (PINTO).

I degustatori consigliano di abbinarlo con: Scarola, olive e capperi (ms), Pollo alla griglia (gf), Maialino alla brace (pf).

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Come indicazione, ai degustatori, è stato detto che la cantina in degustazione avrebbe potuto essere: francese, sudafricana, campana, romagnola emiliana, calabrese, toscana o lombarda.

6 degustatori (Grippo, Napoleone, Napolitano M., Napolitano v.,Pinto, Sangiovanni) hanno intuito che l’azienda fosse toscana. Gli altri hanno scritto: Lombardia (2), Emilia Romagna (2). Calabria e Francia (1).

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Dai degustatori 12 commenti “a caldo” …

  • Bianco ottimo. I 7 rossi difficile da definire, rossi intensi e ottimi al palato. Bella degustazione. Dopo aver avuto la conferma della provenienza, cioè la Toscana, posso dire che è stata una grande degustazione. Essendo amante del Sangiovese, non potevo non confermare il mio pensiero. Ottima cantina, ottimi vini! [Valentina Napolitano].
  • Degustazione di notevole interesse. Tutti vini di buona fattura, anche se qualcuno si è distinto in modo particolare. Alcuni vini hanno permesso agevolmente l’individuazione della regione. Non rimane che fare, come sempre, i complimenti al PAV. [Donato Sangiovanni].
  • Bella degustazione di vini rossi, divertente e piacevole. Come sempre. Grazie! [Roberto Daniele].
  • La degustazione del cuore, o meglio, del “palato” mio personale. Fiero di aver individuato un grande Sangiovese come il Brunello di Banfi e il magnifico Vermentino “La Pettegola” che a temperatura ambiente riserva complessità uniche. Grazie PAV [Fabio Pinto].
  • Interessante cantina, riesce a lavorare il Sangiovese riuscendo ad esprimere tutte le sue sfumature[Ivan Mendana].
  • Non in giornata!! Rossi toscani sempre al top. Ottima qualità e vini super eleganti. Cantina storica, ma anche tanto commerciale che riesce comunque a produrre vini di qualità. Grazie PAV [Simone Munzillo].
  • La Toscana non si smentisce mai! Ottimi vini e naturalmente complimenti alla cantina. Buono il Vermentino ma il Brunello si è distinto per eleganza [Annamonica Novi].
  • Cantina Banfi, complimenti, ottimi vini. Grazie PAV ADB [Francesco Grippo].
  • Banfi, una cantina che si è sempre dimostrata un’ottima cantina. I suoi vini rispecchiano il terroir. La Toscana si riconosce [Marco Paolantonio].
  • Prima esperienza interessante, sorpresa di aver gustato nuove tipologie di vitigni mai provati. Tutto piacevole, mi sono sentita a mio agio, come sempre con Diodato. Grazie [Manuela Napolitano].
  • Degustazione interessante, la Toscana si conferma una delle regioni più blasonate per quanto riguarda la viticoltura. Ottimo il Vermentino, ottimi i rossi e chapeau al Brunello di Montalcino. Grazie PAV [Franco Napoleone].
  • Banfi, una cantina che non si smentisce mai. Vini tutti di ottima fattura. Ottimo il Brunello ma, sinceramente, il Bolgheri mi è piaciuto di più [Raffaele Daniele].

… e 1 commento a “freddo”:

  • Niente da aggiungere. Vini da manuale dal giusto rapporto qualità – prezzo. Banfi è sempre Banfi!!! [Diodato Buonora].

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Banfi - Media Kit

UNA CANTINA ALLA VOLTA

Banfi S.r.l.

Loc. Castello di Poggio alle Mura snc 

53024 Montalcino (SI)

www.banfi.it

Banfi Vini | LinkedIn

La storia di quella che può essere a ragione considerata come una delle più famose cantine italiane ha inizio sul finire degli anni ’70, nel 1978 per la precisione, quando i fratelli italoamericani John e Harry Mariani danno vita a Montalcino a un progetto su larga scala, integrando una produzione viticola di qualità con una cantina moderna, innovativa e all’avanguardia. Un approccio completamente nuovo, inedito e in seguito imitato da molti, che aveva comunque come punto fermo indiscutibile quello di mantenere sempre altissimo il livello qualitativo dei vini prodotti. A fianco della famiglia Mariani lavorò Ezio Rivella, uno dei più grandi enologi italiani di sempre, il quale ritenne sin da subito che per la ricchezza della natura del suolo e per merito anche della privilegiata posizione microclimatica, la produzione avrebbe potuto eccellere nel panorama toscano dell’epoca.

Non si sbagliava per nulla, e per anni quello di Banfi è stato infatti un modello unico, capace di raccontare non solo negli Stati Uniti, ma in generale al mondo intero, tutte le migliori caratteristiche dei vini di Montalcino nella loro accezione più moderna.

Oggi la tenuta si estende al confine con la Val d’Orcia per ben 2830 ettari complessivi, coltivati per circa un terzo a vigneto e per il resto occupati da oliveti, frutteti, bosco e terreni incolti. La cantina, concepita per preservare al massimo l’integrità e la ricchezza delle uve, si avvale delle più avanzate tecnologie enologiche frutto di rivoluzionarie sperimentazioni tecniche.

È qui, tra le oltre 7mila barrique, che nascono vini di grande fascino ed eleganza, sinonimo stesso di Montalcino nel mondo. Nel corso degli anni, inoltre, l’impresa si è costantemente ampliata, investendo anche nelle terre del Piemonte, dell’Emilia e del Sud America, e non da ultimo avviando un’importante attività di distribuzione di vini pregiati provenienti da tutto il mondo. Una realtà, in sostanza, come poche altre capace di coniugare i grandi numeri con la qualità più assoluta.

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