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Degustazione ADB #wineclub – Chardonnay 2016, italiani e stranieri. Piace di più l’Altkirch di Colterenzio.

L’ADB #wineclub organizza periodicamente delle degustazioni vinicole alla “cieca”, vale a dire i degustatori non sono informati dei vini che assaggiano. 

Il tema dell’ultima degustazione è stato: Chardonnay 2016, italiani e stranieri. Sono stati messi a confronto 3 Chardonnay italiani, 3 Chardonnay stranieri e un Sauvignon austriaco come intruso. 

Si precisa che lo scopo principale di queste degustazioni è soprattutto didattico e cioè, bere senza essere condizionato dalle etichette.

I vini sono passati, alla cieca, sotto l’esame attento di 14 degustatori ADB #wineclub: Buonora Diodato, Cavallaro Sergio, Gallo Beniamino, Galdi Valentino, Gigantino Roberto, Grippo Francesco, Marcello Caterina, Napoleone Franco, Novi Annamonica, Paolantonio Marco, Petraglia Andrea, Pinto Fabio, Sangiovanni Donato, Taurone Bruno. 

I campioni degustati il 19 settembre 2017, presso la CASA VINICOLA CUOMO di Paestum, hanno dato i seguenti risultati espressi in centesimi, scaturiti dalla media dei voti di tutti i degustatori, escludendo il punteggio più alto e quello più basso. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.

1° – Altkirch 2016, Chardonnay Alto Adige DOC, Cantina Colterenzio, Appiano (BZ). Gradazione 13,5%. Prezzo indicativo in enoteca € 9,10. Punteggio 84,16/100. 

2° – Chardonnay 2016, Puglia IGT, Tormaresca, San Pietro Vernotico (BR). Gradazione 12%. Prezzo indicativo in enoteca €  8,00. Punteggio 84/100. 

3° – Chardonnay Unwooded 2016 – Diemersdal, Durbanville (Sud Africa). Gradazione 13,5%. Prezzo indicativo in enoteca € 11,30. Punteggio 83,16/100. 

4° – Novellum 2016, Côtes Catalanes Chardonnay IGP, Domaine Lafage, Perpignan (Francia). Gradazione 13%. Prezzo indicativo in enoteca €  9,50. Punteggio 82,83/100. 

5° – Father’s Eyes 2016, Chardonnay Venezia Giulia IGT, Di Lenardo, Gonars (UD). Gradazione 13%. Prezzo indicativo in enoteca €  11,30. Punteggio 81,08/100. 

6° – (intruso) Sauvignon Blanc 2016, Burgenland, Zantho, Andau (Austria). Gradazione 12%. Prezzo indicativo in enoteca € 10,30. Punteggio 80/100. 

7° – Chardonnay “Koonunga Hill” 2016, Penfolds, Magill (Australia). Gradazione 12,5%. Prezzo indicativo in enoteca € 13,90. Punteggio 78,25/100.

Attestato di primo livello per Roberto Gigantino. Consegna Caterina Marcello

Dai degustatori 13 commenti “a caldo” … 

–          Ancora una bella degustazione tra piacevoli profumi e buone complessità gustoolfattive. Malgrado l’omologazione delle diverse produzioni, qualche azienda si è differenziata estraendosi completamente per profimi e sapori [Donato Sangiovanni]. 

–          Una buona qualità complessiva dei vini degustati. Particolari alcuni chardonnay, non soltanto gli stranieri. Ottimo, secondo il mio punto di vista, il vino con il punteggio più alto [Beniamino Gallo]. 

–          Sempre una grande lezione le degustazioni ADB. Grandi gli italiani [Caterina Marcello]. 

–          Oggi il Pav ci ha deliziato con dei piacevoli Chardonnay. Ovviamente non è stato facile individuare quali fossero gli stranieri e gli italiani [Bruno Taurone]. 

–          Degustare alla cieca vini non conosciuti è come camminare al buio in una strada sconosciuta! Alla fine abbiamo degustato ottimi fini e quindi scoperto nuove strade [Valentino Galdi]. 

–          Bella sfida italiani e stranieri. Di poco migliori gli italiani [Sergio Cavallaro]. 

–          Interessante esperienza con l’ingrediente essenziale dei migliori vini spumanti del mondo. “Chardonnay”. Complimenti alla buonissima espressione pugliese di Chardonnay: elegante, armonico e fruttato [Fabio Pinto]. 

–          Bellissima degustazione. Vini di grande interesse con un ottimo rapporto qualità prezzo. Ognuno ha saputo esprimere il proprio terroir [Roberto Gigantino]. 

–          Questa degustazione ha dimostrato di come lo chardonnay è un vitigno molto versatile. Si adatta in qualsiasi zona e terroir producendo sempre grandi vini [Marco Paolantonio]. 

–          Ottima degustazione. Buoni gli chardonnay stranieri, meglio gli italiani [Franco Grippo]. 

–          Immaginando un’orchestra delle melodie olfattive, Luigi Moio definisce, nel suo libro, lo Chardonnay come un vino solista. La degustazione di oggi mi ha chiarito le idee su tale definizione e sulla straordinaria personalità dello Chardonnay indipendentemente dal luogo di provenienza. Non a caso è uno dei vitigni utilizzati per produrre grandi spumanti! [Annamonica Novi]. 

–          Degustazione interessante a livello didattico. Grazie al Pav che ha messo a confronto chardonnay italiani e stranieri, sinceramente difficile da riconoscere! Un punticino in più all’Alto Adige [Franco Napoleone]. 

–          Interessantissima degustazione … continua la scoperta di questo mondo tato bello quando complicato … complimenti alla Puglia e al suo Chardonnay [Andrea Petraglia].  

…. e 1 commento a “freddo”:

–          È stato tutto detto nei commenti precedenti. Lo Chardonnay è un grande vitigno, si adatta ovunque e produce ottimi vini. [Diodato Buonora].

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